Ordinanza della Corte di Cassazione n. 2296 del 23 gennaio 2024

La Corte di Cassazione si è pronunciata in materia di enunciazione di contratti da registrare in caso d'uso.

La Corte di Cassazione si è pronunciata in materia di enunciazione di contratti da registrare in caso d'uso.

Il caso esaminato dalla Suprema Corte riguardava l'enunciazione in un decreto ingiuntivo di un contratto d'opera professionale, da registrare in caso d'uso in quanto si trattava di scrittura privata contenente prestazioni soggette ad Iva.

Ebbene, la Suprema Corte, ha ritenuto che

che, sebbene debba escludersi che il mero richiamo dell’atto non registrato in atto registrato possa configurare un’ipotesi d’uso, la sola enunciazione degli atti soggetti a registrazione in caso d’uso è elemento sufficiente a giustificare il suo assoggettamento all’imposta di registro a prescindere dal verificarsi “dell’uso”.

Tali principi sono stati ribaditi anche nella successiva ordinanza n. 2443 del 25 gennaio 2024, indice di un orientamento che va consolidandosi in seno alla Suprema Corte.

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